Mio figlio Umberto, di ritorno da una delle sue periodiche scorribande a Edimburgo, mi porta in regalo un bel soldatino della Britains, per la precisione un ufficiale a cavallo delle Grenadier Guards britanniche, in tenuta da parata.
Uno splendido regalo, uno dei tanti che Umberto mi ha sempre fatto. Amo i soldati da collezione fin da quando ero bambino. Ho avuto molte collezioni: CBG Mignot da 54mm, Hinton Hunt da 20-25mm, Britains da 54mm, e tanti altri soldatini di marche diverse, in genere del periodo napoleonico.
In questa fase declinante della mia esistenza, mi è ritornato il desiderio di collezionare qualche soldatino, come per riallacciare un filo tra parti diverse della mia vita, quella giovanile e quella senile. La ratio di tutto questo è chiara: rappresentare a me stesso che non sono cambiato, che sono sempre io, che i miei amori infantili sono quelli della tarda maturità (e anche oltre...). Ho quasi un'ossessione per la coerenza e, vedendo il mondo volatile che mi circonda, riscontro che tale ossessione aumenta. E' in fondo un mio modo di difendermi da un mondo che non comprendo e che non mi comprende. Cambio e mi rinnovo di continuo, come i camaleonti, ma non riesco ad entrare in sintonia con i miei simili, e allora coltivo le mie passioni di sempre.
Umberto lo sa, o comunque lo intuisce, e mi fa felice. Gliene sono grato. A sua volta, lui mi fa felice con il suo solo esistere. Dico di lui quello che un politico tedesco disse di Léon Degrelle: "Lei è il figlio che avrei voluto avere". Io sono stato più fortunato di quel politico, io l'ho avuto.
Piero Visani
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