Quando un computer muore, specie se inopinatamente e non per lunga malattia, occorre salvare il salvabile. Salvato l'hard disk, più complesso è il discorso con la posta elettronica. Chiedo ai tecnici che mi aiutano di salvarla tutta, sono pezzi della mia vita, e loro si danno da fare più che generosamente, ma mi chiedono di eliminare il superfluo. Lo faccio, ma, nel farlo, mi tocca rileggermi alcune annate di posta.
E qui - compiutamente e definitivamente - capisco che sono pazzo. Leggo e comprendo che ho vissuto un'esperienza extrasensoriale, che sono volato verso mondi lontanissimi, che ho conosciuto la Life on Mars. Quello che leggo in certe mail che mi sono arrivate, infatti, non può essere vero. E' frutto di purissimi stati di allucinazione, anche se è da decidere se sono stati vissuti da chi le ha lette... o da chi le ha scritte.
Mi riprometto di renderne edotto mio figlio, perché così lui, che è esperto di fenomeni paranormali e di esperienze extrasensoriali, mi potrà spiegare. Tanto per rimanere in tema (e in zona...), mi vengono in mente le parole profferite a Torriglia dal mitico Pier Fortunato Zanfretta, in occasione del suo incontro ravvicinato del terzo tipo: "Belìn, ma voi non siete umani!".
Deve trattarsi di una tipologia assai diffusa in zona perché, a rileggere certa mia posta e a metterla a confronto con quanto è avvenuto dopo, mi vengono in mente le stesse precise parole pronunciate dal malcapitato metronotte della val Bisagno.
Evidentemente è capitato anche a me un incontro del genere. Non troppo ravvicinato, ma comunque tale da lasciarmi, a posteriore [no, non è un errore di stampa, è la strada scelta dagli extraterrestri per trattare con me...], la sensazione di aver incontrato degli alieni. E poiché li ho incontrati solo io, e tutti mi dicono che ho sognato e che non è possibile che esista gente così, certamente avrò sognato. Smarrimento e follia tipici di incontri non ravvicinati del terzo tipo...
Caro Umberto, ma non potevi interessarti di meretrici, invece che di alieni? Mi sentirei meno strano e mi sarei divertito certamente di più...!
Piero Visani
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