Mi telefona una mia conoscente, esperta di lettere classiche, e mi prende bonariamente in giro per il fatto che, su un post di qualche tempo fa, ho attribuito Odi et amo ad Orazio, e non al suo legittimo autore, Catullo.
Sopporto pazientemente gli sfottò. Che potrei dire, del resto? Ho commesso un grave errore.
"Non ti preoccupare" - mi dice - "capita anche ai peggiori..." (ha un forte senso dell'ironia, la signora...).
"E tu come va, sei sempre fermo a quel livello?" - chiede.
"Mai stato fermo a quel livello, nemmeno per un attimo. Non so come tu faccia a dire una cosa del genere: non ho mai negato o rinnegato niente. Mi sono difeso da attacchi e magari, in generale, non ho capito. Ma nessun odio, autodifesa. Normalissima autodifesa".
"Sicuro che parlassi di te?" - sogghigna lei - "Quando comincerai a capire qualcosa...?".
Fine della telefonata.
Piero Visani
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