Ci sono giorni in cui non mi basta di essere pentito di essere nato. Quello lo sono sempre, ed è un gran peccato che non abbia mai potuto affrontare un discorso serio sul tema, con i miei genitori. Credo che ne avrebbero ritratto spiacevoli sorprese... Ma questo succede sempre, quando tra genitori e figli c'è poco dialogo.
No, oggi non è uno dei tanti e soliti giorni in cui sono pentito di essere nato. E' uno di quei giorni in cui vorrei essere morto e in cui penso con soddisfazione che, essendo ormai abbondantemente oltre i sessanta, non è che dovrò più patire moltissimo. Del resto, mi basta già quello che ho patito...
La vita in quanto tale mi ha sempre fatto abbastanza schifo. Certamente la presenza di mia moglie e quella di mio figlio l'hanno illuminata, e molto, ma in fondo ho sempre pagato la mia diversità, ricevendo pugnalate di tutti i tipi, generi e fogge. Sono diventato un superesperto di "sterco esistenziale", un gourmand, so riconoscere tra migliaia di merde diverse, perché me le hanno fatte assaggiare tutte. Dicono che talvolta io sia di umore atrabiliare, ma, dopo tali scorpacciate, vorrei vedere voi...
Penso con ansia a quale e come sarà "la mia prima notte di quiete", se mai ne avrò una, e mi auguro che la reincarnazione, nella quale peraltro vagamente credo, mi eviti un secondo giro su questa Terra. Mi permetto di ricordare a tutti gli dei dell'universo che mi è bastato il primo...!
Lo so, mi considero un "guerriero esistenziale" e quindi devo combattere, ma spero sempre che presto, prestissimo, venga il momento di uno di quegli assalti che l'onore impone di condurre, ma il cui esito è scontato: morire con dignità. Spero di riuscire a farlo. Sono stanco di questa mostruosità, di questa oscena "commedia degli orrori" che taluni chiamano vita. Sono stanco soprattutto di essere il catalizzatore di tutte le nefandezze del mondo. Mi bastano quelle che ho già subito. Viva la muerte!!!
Piero Visani
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