Viene un momento, nella vita, in cui uno riesce ad avere la mente sufficientemente sgombra per chiedersi che cosa vogliano dire certe "frasi chiave" utilizzate da determinate persone.
Oggi sento che è arrivato il momento di chiedersi che cosa volesse dire questo "ti so!" che fioriva spesso sulla bocca di una persona che ho creduto amica:
- so che esisti e ne traggo conforto?
- so che esisti e mi preparo ad ammazzarti, traendone anche maggiore conforto?
- so che sei un idiota come ne esistono pochi altri al mondo?
- so che sei una persona assai diversa dalle altre, dunque ti farò a pezzi quanto prima?
- so che sei talmente coglione da sopportare tutte le mie bizze?
- so che ti ho giocato un bello scherzetto e ancora ne godo, anche se è costato qualcosina anche a me?
- so che sei un maschio e io ti farò diventare un eunuco?
- so che ci cascherai a pesce e questo mi farà capire quanto ancora sono seduttiva, nonostante l'età?
- so che ci sei e che ti manipolerò come voglio, fino a quando vorrò?
Su tutti i punti precedenti, non mi pronuncio. Sono i fatti a dire che "forse non sono stato troppo scaltro" (Fabrizio De André - Massimo Bubola, Avventura a Durango). Però, al di là delle dimensione personale, dove mi sono dimostrato un perfetto idiota, a livello professionale non sono andato così male:
- so che la società è cresciuta;
- so che stiamo affrontando sempre nuovi ambiti di lavoro;
- so che abbiamo sempre nuove relazioni;
- so che entriamo in sempre nuovi mercati;
- so che aggreghiamo sempre nuovi partner;
- so persino che c'è chi si spaccia come fosse ancora partner nostro, e non lo è più...
Che dire? Idiota forse. Millantatore mai. In nessun senso (che è l'esatto contrario del mitico "in tutti i sensi"...).
Piero Visani
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