mercoledì 29 maggio 2013

Un destino singolare, una fortuna

     Due caselle, due semplici caselle. Può una vita umana essere contenuta all'interno di due semplici caselle? Se uno pone questo interrogativo, tutti gli rispondono di no, ovviamente. Ma non è così.
     La mia vita, a partire dai 14 anni, sta all'interno di due semplici caselle, che io chiamo MASSACRATO e MASSACRATORE, e che gli altri chiamano INNOCENTE e COLPEVOLE.
      Io mi sono sempre sentito all'interno della prima (MASSACRATO) e, dal momento che essere massacrati non fa piacere ad alcuno, ho sempre cercato di difendermi, anche perché mi sentivo del tutto innocente. Ma difendersi, ahimè, non è ammesso, quanto meno non quando sei, a priori, "figlio di un dio minore", e così sono passato dalla parte dei MASSACRATORI, dei NATURALMENTE COLPEVOLI.
      E' uno schema che si ripete da mezzo secolo e che ormai accolgo com un sorriso amaro. Ora, quando vivo qualsiasi situazione, so già che, in caso di problemi, sarò NATURALMENTE COLPEVOLE, e mi ci acconcio.
       La soluzione che adotto, e che mi consola, è la seguente: guardo i NATURALMENTE INNOCENTI, le cose che dicono, quelle che fanno, il loro sistema di "valori", i loro riferimenti "culturali", il loro argomentare, le loro intelligenze, le loro identità, e capisco che, visto il livello, è chiaro che io debba essere NATURALMENTE COLPEVOLE. E capisco anche perché: siccome non faccio orrore, siccome non ho una morale flessibile, siccome non faccio solo cose utili, come loro, devo pagarne il fio. Ok, dov'è la cassa? Se c'è da pagare qualcosina in più, per essere certo di non dovermi immergere in tale oceano di guano, mettete pure un sovrapprezzo, grazie!
 
                          Piero Visani

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