sabato 11 maggio 2013

Loredana

     Ho sempre amato la produzione discografica di Loredana Berté. Strani gusti, direte. Lecito dirlo. Ma la sua voce stridula e roca è stata la colonna sonora di un periodo della mia vita, di un amore intenso sconfitto dal "senso di responsabilità". Ne sento sempre le canzoni con piacere, perché provocano in me un effluvio di ricordi. Piaceva al mio amore di allora e forse è per questo che piace, ancora oggi, anche a me. La risento sempre volentieri. Mi porta una vena di nostalgia, ma quella è inevitabile.
      Ricordo in particolare due canzoni, una che era realmente "noi" (Una sera che piove), e che mi turba un po' ancora oggi:
 
 
 
L'altra una cover di Luigi Tenco, Ragazzo mio, che considero ancora oggi molto prossima al mio personale sentire, a cavallo tra ottimismo della volontà e pessimismo della ragione.
 
Ragazzo mio, un giorno ti diranno che tuo padre
aveva per la testa grandi idee, ma in fondo, poi....
non ha concluso niente
non devi credere, no, vogliono far di te
un uomo piccolo, una barca senza vela
Ma tu non credere,no, che appena s'alza il mare
gli uomini senza idee, per primi vanno a fondo
Ragazzo mio...un giorno i tuoi amici ti diranno
che basterà trovare un grande amore
e poi voltar le spalle a tutto il mondo
no, no, non credere,no, non metterti a sognare
lontane isole che non esistono
non devi credere,ma se vuoi amare l'amore
tu,...non gli chiedere quello che non può dare
Ragazzo mio, un giorno sentirai dir dalla gente
che al mondo stanno bene solo quelli che passano la vita a non far niente
no,no,non credere no,
non essere anche tu un acchiappanuvole che sogna di arrivare
non devi credere, no, no, no non invidiare
chi vive lottando invano col mondo di domani
 
 
 
 
     Come tutti coloro che scivolano verso la vecchiaia, comincio a vivere di ricordi, anche se, per quanto possibile, cerco ancora di vivere anche molto radicato nel presente. A volte sono gli altri a spingerti verso i ricordi. Il mio lato romantico ne prende atto e magari un po' si autocommisera. Ma ho anche un lato vitalista, che preferisce di gran l'azione al pensiero. E - come ha scritto Giovanni Gentile - la mia ideologia è sintesi di teoria e prassi. Ne sono un fantastico interprete. Provare per credere!
 
                          Piero Visani

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