Quand'ero giovane, ero solito ascoltare spesso la canzone dei Bee Gees che, fin dal titolo, pone un interrogativo che all'epoca spesso mi assillava e che ora, che giovane non sono più, è purtroppo diventata una triste costante della mia vita:
And how can you mend a broken heart?
How can you stop the rain from falling down?
How can you stop the sun from shining?
What makes the world go round?
How can you mend a this broken man?
How can a loser ever win?
Please help me mend my broken heart and let me live again.
How can you stop the rain from falling down?
How can you stop the sun from shining?
What makes the world go round?
How can you mend a this broken man?
How can a loser ever win?
Please help me mend my broken heart and let me live again.
Per mia fortuna, allora non sapevo che sarebbe stato un interrogativo che mi avrebbe perseguitato per la vita, tra amori impossibili, amori sbagliati, amori rifiutati. Se lo avessi saputo all'epoca, penso che avrei tentato prontamente il suicidio. Ora è tardi. Ora è meglio chiedersi perché e sperare nella reincarnazione, in modo da avere una second chance. Non credo mi resti molto altro. Anche perché, a tutt'oggi, di tutto questo insieme di amori impossibili e sbagliati fatico a comprendere le cause e, se non si comprendono le cause, difficile risolvere i problemi.
Credo però che la mia "diversità" (umana, non sessuale), il mio essere assai differente dalla media degli uomini, abbia segnato la mia sorte. Del resto, se guardo alla storia del mondo, scrittori, poeti, filosofi, artisti, sono quasi tutti dei grandi "perdenti di successo", nel senso che hanno uno straordinario successo nel perdere in amore. Non mi ritengo niente di che, dal punto di vista intellettuale, ma la mia categoria di appartenenza è - ahimé! - quella. Se ancora avessi voglia di ridere, ci riderei su, ma mi è passata anche quella. L'unica cosa che mi viene in mente, ed è un palese segno di disperazione, è: "per caso ci sono crocerossine, nei dintorni...?".
Piero Visani
Nessun commento:
Posta un commento