Una mia collaboratrice di vecchia data, donna di assoluto valore nonché assidua lettrice di questo blog, mi scrive, con sentita partecipazione: "Spero sinceramente che si liberi di questo veleno".
Ringrazio della condivisione, ma vorrei al tempo stesso tranquillizzarla. Sono libero da tempo da qualsiasi veleno e, se per caso in passato ce ne fosse stato, posso garantirle che non l'ho introiettato io. Faccio la mia vita e le mie cose, in assoluta tranquillità. Ho accettato tutte le decisioni che sono state prese a mio carico e mi sono limitato a cercare di riequilibrare la bilancia quando mi sembrava un po' squilibrata.
Sono e sarò indicato come carnefice, ma non sono altro che una povera vittima, che ha avuto, in passato, un'attitudine difensivo/controffensiva un po' più spiccata della media, forse frutto del mio bagaglio di competenze professionali.
Ma ora non voglio e non chiedo nulla, non mi lamento di nulla, non ho pretese da avanzare o richieste da soddisfare. Per me qualsiasi questione è chiusa. Ho restituito senza interessi tutto il male di cui sono stato oggetto, nulla di più. Sono consapevole che, in Italia, reagire alle aggressioni non usa, ma, se lei conoscesse la mia storia personale, apprenderebbe che ho un solido pregresso di reazione a soprusi, turlupinature, offese. Dunque, mi sono mantenuto nel mio mainstream.
Quanto al veleno, posso garantirle: nessun veleno. Né nel clima, che mi sembra rasserenato, molto più che invelenito; né tanto meno nei comportamenti, dove non sento veleno alcuno, anzi - per usare un termine desueto, ma chiaro - mi ritengo del tutto soddisfatto.
Vorrei dunque tranquillizzarla, se mi permette. Sono libero da qualsiasi veleno e, per la verità, io non mi sono mai sentito preda di alcun veleno. Semmai, di sciatteria omologatoria. Non si attacca me come un coglione qualunque. Sono coglione sì - lei non sa quanto...! - ma sono anche un professionista di dirty tricks. Il riduzionismo incompetente e facilone è una malattia italica che fa moltissimi danni, specie a chi lo pratica.
Mi auguro di averla tranquillizzata. Lei mi conosce da molti anni e sa bene che, se mi si prende sul serio, io mi faccio in quattro per gli altri. Chiedo solo un po' di rispetto, quello stesso rispetto che io riconosco al mio prossimo.A differenza dei ricchi borghesi fintamente di Sinistra, io gli altri li rispetto davvero. Perché mi sono fatto da solo, non grazie a papà. Ma non scambiatemi per uno di loro, altrimenti mi irrito, anche se solo un po'.
La saluto cordialmente.
Piero Visani
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