Uno degli aspetti forse più interessanti, e promettenti, della vita del Gruppo Orbis in questi mesi è la capacità che abbiamo acquisito di fungere da polo di attrazione. Ai primi di settembre del 2012 eravamo rimasti in due, costretti a un ridimensionamento numerico della partnership a causa di gravi problemi sorti sul piano interno.
Dopo meno di due mesi, eravamo già in tre e, una volta entrati nel 2013, ora siamo già in sei, con tre nuove prestigiose acquisizioni di partner, di cui due femminili, che ci rendono molto ben accreditati anche sul versante delle "quote rosa".
Almeno altre tre-quattro persone, inoltre, operano in stretta contiguità con il Gruppo e non può essere escluso che, entro la fine dell'anno, il numero dei nostri partner diventi ancora più cospicuo.
Siamo operativi a tutti i livelli e ci muoviamo con una sinergia e uno spirito comunitario che - se l'immagine non fosse un po' retorica - davvero sarebbero fantastici. Anche il clima interno è molto migliorato, in quanto la fiducia reciproca è elevata e tutti remano nella stessa direzione.
Continueremo a diffondere il nostro messaggio di aggregazione, convinti come siamo che il nanismo dimensionale sia uno dei maggiori limiti della realtà lavorativa nazionale. Vogliamo creare una struttura a rete, ben organizzata in termini di "geometria variabile", che ci consenta di continuo nuove aggregazioni, con forme di partnership diverse, più strette o più sciolte a seconda di quelli che sono i desiderata e le inclinazioni di chi si avvicina a noi.
Certo la situazione economica generale è difficile, e quella italiana in particolare lo è ancora di più, ma la voglia di fare che ci anima è grande e la determinazione che ci spinge è feroce.
Sento il dovere di ringraziare tutti coloro che, in momenti diversi, sono stati parte del progetto, entrandone e perfino uscendone. La porta è aperta a tutti, anche a chi ha preferito lasciarci, magari sulla base di incomprensioni personali e controversie aspre ma momentanee, e comunque non tali da poter durare in eterno.
Noi ci siamo, siamo aperti e disponibili, non abbiamo atteggiamenti di chiusura programmatica, né ostilità pregiudiziali e tanto meno rancori. Qualunque apporto di competenza, se deciso a collaborare con noi, sarà il benvenuto, se accetterà il nostro spirito comunitario e le nostre (invero poche e chiare) regole. Siamo aperti a tutti e vogliamo ingrandirci il più rapidamente possibile, lasciando al tempo stesso grande autonomia a chi si avvicinerà a noi.
Lancio questo appello con il massimo spirito di apertura. Qualunque fase pregressa è alle nostre spalle. Ora vogliamo guardare al futuro, solo al futuro.
Piero Visani
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