Una mia ex, forse l'unica con cui sono rimasto in rapporti relativamente frequenti e che è diventata un'accanita lettrice del blog, mi manda una mail in cui mi scrive: "oh, se ci fossero ancora uomini che sanno amare come te...!".
"Non ce ne sono più?", replico ironico.
"No, assolutamente no. Fai sentire uniche le donne su cui si appunta il tuo interesse".
"Non mi pare che fossi di quell'opinione quando ci siamo lasciati", replico, sempre ironico.
"Beh, ero più giovane, più inesperta, e poi mi stavi troppo addosso".
"Siete incontentabili, come sempre" - ribatto divertito.
"No, sentivo i miei spazi compressi, all'epoca. E poi mi mettevi in soggezione".
"Ci credi che me lo dicono un giorno sì e l'altro anche? Ma che faccio io alle donne? Sono così didascalico?" - i miei toni si fanno ilari.
"No, però io la sentivo".
"E ora" - chiedo - "che cosa senti?".
"Solitudine e superficialità. Posso dirti che mi manchi?".
"Non credi sia un po' tardi?" - obietto.
"Sì, forse lo è, ma vorrei rimediare ai miei errori". Il suo tono si fa lievemente implorante.
"La mia porta è sempre aperta, per te, cara. Lo sai che mi sei molti simpatica. Dopo tutto, come posso dimenticare che sei una delle poche che mi ha lasciato con classe, spiegandosi con me e non stampandomi calci nelle terga".
"Possiamo vederci, allora?".
"Why not?".
"Quando?"
"Quando vuoi".
"Sicuro che non ce l'hai con me?" - chiede, quasi ansiosa.
"Dovrei?".
"Non ci siamo lasciati benissimo".
"E' vero, ma neppure malissimo. E poi, se ricordi bene, in breve abbiamo ripreso a scriverci, via mail. Il nostro legame, se ci pensi, non si è mai rotto del tutto. Questo mi piace molto, questo mi dà il segno della nostra vicinanza e affinità, e anche della nostra apertura mentale".
"Dunque non mi odi?" - chiede lei, rincuorata.
"Ma che dici? Veniamoci incontro. Sotto traccia, la fiamma tra di noi non si è mai spenta del tutto".
"Fai così con tutte le donne?" - chiede lei, dando prova di scarso senso di opportunità.
"Ah, sei incorreggibile. E se anche fosse? Vuoi fare pure la possessiva?" - ribatto, fintamente scandalizzato.
"No, ma vorrei ritrovare un po' della tua passione" - confessa, forse un po' ingenuamente, lei.
"Non sarà facile, ma proviamoci".
Mi viene da sorridere, ma è una bella donna, interessante, forse un po' troppo sicura di sé, del suo status, della sua classe. Però mi piace sapere che il filo che ci lega non si è mai del tutto spezzato. Questo lo apprezzo infinitamente. Per quanto minimale e recondito, è un vincolo di amore, il nostro.
Piero Visani
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