Schiacciato sotto il peso di una mia personale delusione esistenziale (nessuno - vi prego - la riduca a mera delusione d'amore, perché sarebbe profondamente errato e terribilmente crudele nei riguardi degli enormi sforzi dialettici da me compiuti, invano), qualche volta ho sacrificato la trattazione di certi temi che mi interessavano agli impulsi del momento
Ora invece è tempo di tornare ai fondamentali e di ripartire dal titolo stesso del blog: Sympathy for the devil sta ad indicare, essenzialmente, la mia personale refrattarietà a tutto ciò che è "politicamente corretto" e, all'inverso, la mia personale passione per tutto ciò che è politicamente, culturalmente, intellettualmente, umanamente "scorretto", almeno nell'accezione corrente.
Il blog cercherà dunque di puntare sulla valorizzazione di questi aspetti, a seconda delle mie inclinazioni dl momento. Mi sono raccontato molto come persona, in questi mesi, e certamente continuerò a farlo, evitando solo di rivangare il passato. Ora vorrei anche raccontarmi maggiormente come intellettuale, ideologo, polemista.
Credo di essere per vocazione naturale un agitatore di idee e credo di disporre altresì degli strumenti intellettuali per farlo, ma non vorrei un blog "ingessato". Lo vorrei semmai aperto agli stimoli del quotidiano, con gli occhi ben puntati sul mondo, con un'attenzione esasperata per tutto ciò che reputerò degno di interesse.
Poiché a tutt'oggi mi sento fortemente incompreso e provo dolore, nel sentirmi tale, l'unica possibilità che ho è cercare di aprirmi per spiegare, chiarire, motivare, dare il senso delle mie scelte e delle mie ragioni. Questo non prelude, ovviamente, a una "svolta intellettuale" del blog, ma alla ricerca di "temi forti", intervallati per altro dalla mia mai denegata estemporaneità.
Vorrei tracciare un profilo di me. In realtà c'è già, ma vorrei accentuarlo, definirlo, approfondirlo. Ho molta fiducia in me stesso come intellettuale, molto più di quanta non ne abbia come uomo. Cercherò dunque di valorizzare le cose in cui credo di più, per fare del blog un luogo di comunicazione alternativa e di impegno metapolitico. Ovvio che poi continuerò a parlare di tutto il resto, perché i miei interessi per l'universo femminile e le "sensazioni forti" non vengono e non verranno certamente meno.
Seguirò l'ispirazione e gli stimoli del momento, puntando su una comunicazione molto flessibile e articolata su codici e cifre diverse. Cercherò di fare la cosa che so fare meglio, promuovere idee, ma in forma lieve e rilassata.
Piero Visani
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