domenica 14 luglio 2013

Se penso a come ho speso il mio tempo...

       Sì, lo ammetto, c'è un vulnus profondo dal quale non riesco a riprendermi granché ed è il pensare a come ho speso il mio tempo: l'ho speso dannandomi l'anima e buttandovi dentro tutto me stesso. Non speravo di avere successo. Chi mi conosce davvero sa che io non faccio nulla per avere successo. Speravo di far comprendere la mia sincerità, la mia buona fede, il mio impegno assoluto. Non esserci riuscito è la cosa che mi pesa di più, perché sta a significare che non sono stato capace di comunicare me stesso. La cosa mi rattrista non poco, ma quello che mi dà molto conforto è che, a distanza di tempo, nutro sempre le medesime opinioni, non provo rancore, ho mantenuto un'assoluta linearità di giudizi e ho persino sbollito le mie rabbie.
       Sono inoltre lieto di poter rivendicare tutto ciò che ho fatto e di poter aggiungere che lo rifarei. Perché gli esegeti attenti avranno notato che, pur citando Franco Battiato, non ho scritto - come lui - "se penso a come ho speso male il mio tempo", ma mi sono limitato a scrivere "se penso a come ho speso il mio tempo". Questo perché penso di averlo speso bene, anzi benissimo. Questa è la cosa di cui più sono convinto. E sono lieto, lietissimo di averla fatta, perché sono andato là dove mi portava il cuore. Potrei essere pentito di quello...?
 
                          Piero Visani

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