giovedì 4 luglio 2013

Romanzo personale - Viaggio sentimentale

      E' molto bello, direi quasi impagabile, scrivere e volare indietro nel tempo, rivivere situazioni, incontri, parole, emozioni. Viene fuori tutto ciò che c'è stato di bello, di positivo, in un rapporto, e si riesce pure a fermarlo a livello di scrittura. Di fatto, si riesce a fermare il tempo.
      Ricordo ancora tutto molto vividamente, di questo incontro, e lo fermo, lo memorizzo giorno dopo giorno, scrivendo parti di questo libro.
      Utilizzo una tecnica di scrittura emotiva: ho creato una serie di eventi e situazioni, in ordine di importanza, ai miei occhi, e mi sto occupando di quelli che mi coinvolgono emotivamente di più. Agli altri penserò dopo. Inoltre, sarà più facile, in questo modo, procedere ad eventuali tagli, lasciando solo le cose più importanti.
       Una grande letizia si è impadronita del mio animo, perché non c'è niente di più bello che raccontare un amore. Anche se è finito male o magari non è mai neppure del tutto sbocciato, nessuno può cancellare il flusso di sentimenti e di emozioni che hai provato, nessuno può cancellare l'adrenalina, nessuno può cancellare le sensazioni impagabili di taluni splendidi momenti. E' come se lo stessi rivivendo. E' una sensazione molto bella. Pensare che ho provato tutto questo mi gratifica nel profondo, mi fa riscoprire, una volta di più, la mia capacità di amare. E non mi fa pensare, non più di tanto, agli esiti, perché non ho nulla da rimproverarmi. Sono semplicemente andato là dove mi ha portato il cuore e, anche se in definitiva non mi ha portato da alcuna parte, ora che non corro il rischio di dare più fastidio ad alcuno posso celebrare tra me e me questo mio personale inno alla vita.
       E' stata un'esperienza comunque bellissima e davvero potrei definirla in qualsiasi modo, ma certo non inutile. Ho amato e dal mio cuore sono usciti frammenti di passione che credevo sopiti. Sono stato come riportato alla vita, da quel flusso emotivo, e, se oggi mi sento decisamente più giovane, non posso che attribuirne il merito a questo incontro. Non guardo mai agli esiti e, in ogni caso, io non ho buttato via niente. Mi sono solo defilato quando mi sono reso conto di dare fastidio, ma credo fosse giusto farlo, così fastidio non ne do più e posso ricordare le mie piccole grandi gioie da solo.
 
                      Piero Visani

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