Per una serie di questioni legate al calendario, ricevo da alcuni cari amici pressanti inviti a "voltare pagina". Li tranquillizzo: l'ho voltata da tempo e mi sto dedicando soprattutto a me stesso, alle letture, alle nuove amicizie, ai nuovi incontri.
Non posso però rinunciare alla mia concezione olistica dell'esistenza. Dovunque io vada, qualunque cosa io faccia, porto sempre con me la mia valigia esistenziale, e non vedo perché non dovrei fare così. E' una valigia piena di buchi, con qualche dolore di troppo, ma è la mia e non vedo perché rinunciarvi. Se volete, la si potrebbe definire la "valigia delle mie ingenuità", e delle ferite che ne sono conseguite e, anche se qualcuno penserà che io sia masochista, in realtà ne vado terribilmente fiero. Passo sempre attraverso le vicende esistenziali, non sopra le medesime, e anche se tutto questo ha comportato costi tremendi, non ho alcuna intenzione di cambiare. Sono pieno di difetti, ma falso e utilitarista non lo sarò mai. Sono piccoli lussi che amo concedermi, pagandone ovviamente il conto, spesso a caro prezzo...
Piero Visani
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