Sto conducendo un'opera di ristrutturazione interiore, intesa ad affrancarmi da dolori passati e a riportarmi maggiormente sul presente. Qualcuno mi ha scritto che starei voltando pagina, ma - mi spiace dirlo - non è assolutamente così. Il libro della mia vita è un volume singolo, non un'enciclopedia e, in quanto tale, ci sta dentro tutto, nel bene come nel male.
Inoltre - e questo ritengo sia di fondamentale importanza - io non credo a una netta distinzione tra cose buone e cose cattive. Per me è eccessivamente manichea. Credo piuttosto al fatto che spesso non ci capisca in maniera totale, incredibile, e che ciò inneschi reazioni a catena.
In realtà, la mia vita continua e, siccome sono fin troppo abituato a costruir su macerie, lo faccio sempre con una certa lena. Avrei molte cose da dire, a proposito di tale ricostruzione, ma per il momento preferisco essere un po' misterioso. Non per scaramanzia, ma perché credo sia giusto che delinei un mio nuovo posizionamento: sicuro, fermo, più che mai convinto delle proprie scelte, più che mai pronto a imboccare nuove strade. Le sto aprendo, una dopo l'altra, e sono lieto di riuscire a farlo. Nutro una grande fiducia in me, come sempre, e vado avanti con forte determinazione.
Piero Visani
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