Nel nostro infelice Paese - com'è tristemente noto - l'esaltazione delle pubbliche virtù, in genere retorica oltre ogni tollerabile limite, si accompagna a vizi privati anch'essi posti oltre ogni tollerabile limite.
Pedagogica, a questo proposito, è la vicenda di Alma Shalabayeva, moglie di un dissidente kazako, espulsa dall'Italia con un'esibizione "muscolare" degna di miglior causa (50 poliziotti circondano un villino di Casalpalocco, prelevano con splendido blitz militare la donna e la figlia, e provvedono all'espulsione della medesima dall'Italia, manu militari. La notizia è di grande conforto per i due marò del San Marco ancora detenuti illegalmente in India. Presto saranno liberati con analogo blitz... Si preparino: spezzeremo le reni all'India...).
Sarei curiosissimo di sapere se la NSA, la mitica National Security Agency statunitense che controlla le comunicazioni di tutti, sarebbe in grado di segnalarci di quale ammontare siano lievitati alcuni conti bancari (ovviamente siti in qualche istituto di credito dei tanto deprecati - a parole - "paradisi fiscali") intestati a qualche politico e qualche alto burocrate italiano.
Perché la faccenda è chiarissima e la ratio della medesima ancora più chiara: i buoni rapporti commerciali con il Kazakistan sono sicuramente un aspetto importante, nella decisione presa a carico della poveretta, ma nulla sarebbe avvenuto se non ci fosse stata una robusta "oliatura" dei vari meccanismi che era necessario "oliare". Qui non siamo nel campo della fantapolitica. Siamo nella realtà quotidiana e ciascuno di noi non deve fare altro che riflettere su cosa è tenuto a fare per ottenere qualcosa, anche piccola, dalla pubblica amministrazione. Moltiplichi il suo privato esborso per molte, moltissime volte, e capirà che cosa ha fatto il governo kazako per ottenere quello che ha ottenuto, con zelo degno di miglior causa (ma palesemente "attivato" con un metodo vecchio come il mondo), e le autorità italiane per rimediare l'ennesima figura di purissimo guano.
Oggi più che mai c'è qualcuno che - in stanze segrete, ma neppure poi così tanto - si fa delle macroscopiche risate sull'esaltazione retorica delle "pubbliche virtù", nel mentre fa il conto - molto privatamente - delle robuste mazzette che ha incassato, che probabilmente gli serviranno, a seconda dei livelli, a sistemarsi per sempre o per un po'...
Grazie per l'ennesima "lezione" di etica politica! Non ne sentivamo davvero il bisogno!
Piero Visani
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