Ci fu un tempo in cui il sottoscritto fu "di gran conforto". L'affermazione era ripetuta con un'insistenza tale da indurmi a interrogarmi su cosa volesse realmente dire. Nel mentre cercavo una risposta, scoprii di essere diventato "uno sconforto totale" e trattato di conseguenza...
Come si cambia, direbbe Fiorella Mannoia, ma con un significativo distinguo: non sono cambiato io, è cambiata l'opinione di me. Vogliamo pensare che avesse ragione Giuseppe Verdi (che salto concettuale e musicale, da Fiorella Mannoia a Giuseppe Verdi...!), nel Rigoletto, a sostenere che "la donna è mobile"? Voi che dite?
Piero Visani
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