Ad un certo punto della mia vita, forse per il mio gusto per la provocazione, forse perché mi ci trovavo bene, forse perché mi è sempre piaciuto andare a "sfruculiare" un po' tutti, sono finito nella "lista dei cattivi". Non l'avessi mai fatto, non ne sono più uscito!
Si dice che io abbia l'aria "perbene", ma purtroppo tale non sono. Pare che io - quanto meno per le anime borghesi - sia alquanto "per male", affezionato come sono alla carne, alla morte, al diavolo.
I "salotti" hanno decretato la mia fine e oggi non saprei dire se sono un uomo stimato o disprezzato. Probabilmente tutte e due le cose assieme, il che è un caso di sincretismo mica da ridere...
Oggi mi resta un grande vitalismo, una voglia di vita feroce, il che, per chi è cresciuto in un Paese cattolico, è un vero "miracolo" (bello no, invertire le concettualità altrui...?).
Mi hanno voluto morto in tanti, ma sono vivo, vivissimo. Ho traversato cassonetti, discariche, inceneritori e altri centri di smaltimento rifiuti, ma sono sempre qui, piuttosto contento di quello che ho fatto. Ho subito qualche robusto tentativo di presa in giro, ma anche in questo caso sono ancora qui. Intero, non residuo come mi avrebbero voluto. E olistico, nella mia visione del mondo, senza essermi dovuto chinare a raccogliere qualche pezzo di vita graziosamente octroyée.
Io faccio spesso errori, nei miei comportamenti, ma non credo davvero di essere l'unico a farli. Trattato un po' meglio, magari mi sarei comportato meglio anch'io. E in ogni caso mi rende lieve l'animo sapere che non sono stato certamente io a dare il via alle ostilità. Non essendo pacifista, so bene che cosa sono le guerre... E infatti non attacco mai. Mi limito a reagire.
Piero Visani
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