Prosegue la creazione del mio archivio musicale. Oggi è il turno di Be my baby, delle Ronettes, pezzo che risale al 1963 e che rappresenta una delle tappe del mio passaggio generazionale dalla musica di Claudio Villa e Nilla Pizzi alla musica statunitense. Avevo 12-13 anni, pensate al trauma acustico, e culturale:
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E' una delle canzoni che, a tutt'oggi, amo di più e l'incipit di batteria è uno dei più famosi della storia della musica americana.
Oggetto di infinite cover, questa canzone venne realizzata da John Lennon, che, in una versione molto famosa, ne sottolineò la ritmicità ossessiva, con effetti molto positivi.
E' tutta musica che amo e questo blog ospita moltissime cose e persone che amo. Dunque giusto lasciare loro spazio. Prima però ci aggiungo anche un video tratto da The Mentalist, che aggiorna il tutto e lo rende agréable.
Piero Visani
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