Se c'è un ruolo in cui non riesco a immaginarmi, è quello del gregario, del portatore d'acqua. Anche nei giorni scorsi, ho preferito rinunciare a un lavoro pur di non dover finire in quella poco gradevole condizione.
Mi piacerebbe sapere per quale motivo io debba essere sempre interpretato come colui che si adatta passivamente a ruoli che non sono suoi. Molti uomini questa mia insofferenza la comprendono subito, e lasciano perdere. Con le donne, non so perché, è molto più difficile intendersi. Sarebbe interessante sapere che cosa vogliono da me. Ho l'aria del cavalier servente? Del "buon uomo" che fa niente per niente?
Piero Visani
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