giovedì 6 giugno 2013

Memento Audere Semper (MAS)

      Ogni tanto me lo fanno dimenticare. Ogni tanto cercano di mostrarmi le "virtù" della via della continenza, della rinuncia, dell'astinenza, delle relazioni borghesi basate sul fatto che "io do qualcosa a te e tu niente a me".
       Siccome ho un buon carattere, dopo tutto, per un po' mi acconcio, cerco di dimostrarmi disponibile e dialettico, pronto a cercare di essere ciò che si vuole io sia o che io serva che sia. Ad un certo punto, però, mi annoio e allora preferisco andarmene per i fatti miei, lasciare da parte i compromessi, le noiosissime mezze cose e mezze misure, e ripenso ai miei motti, ai principi che hanno ispirato la mia vita.
    Memento Audere Semper è uno di questi e, non appena capisco che mi vogliono ometto come tanti, pieno di buon senso, amante dell'enogastronomia e buon "ufficiale pagatore (o fatturatore...)", allora raccolgo i miei molti bagagli (non riesco a viaggiare con poco, ahimé, sono fashion addict...) e mi metto in marcia verso nuovi lidi, magari aiutato a rimettermi in movimento da qualche simpatica "spinta di incoraggiamento".
     Sono dolente, ma io devo osare. Devo essere me stesso. Non posso essere un altro o quello che si vuole io sia. Meglio sparire. Dispiace, ovviamente, ma ci sono alternative? Io le mie offerte le ho fatte e non sono risultate gradite. Non posso fare altro che portare il mio ardimento altrove. Niente perbenismo, solo lussuria.
 
                                Piero Visani
        

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