venerdì 14 giugno 2013

Il libro dei sogni

       Di temperamento, non mi posso definire sognatore. Idealista sì, sognatore no. Però, se proprio devo confessarlo, mi piacerebbe poter trovare presto una nuova interlocutrice con la quale avviare una "corrispondenza di amorosi sensi". E' una cosa che mi piace, che trovo carina, che consente anche di sviluppare diverse personalità, di scrivere mail con identità diverse, di essere "uno, nessuno e centomila".
       In passato, ho portato avanti un'esperienza del genere per parecchio tempo, e mi è molto piaciuta, almeno fino a che è rimasta bilaterale. Poi l'ho vista morire e ne ho preso atto, ma mi piacerebbe riprendere il tutto con qualche nuova protagonista.
       E' stata un'accelerazione di vita, mille scariche di adrenalina frutto di un'esperienza che io ho ritenuto vera e che ovviamente non si è svolta solo per via epistolare. Poi, quando mi sono accorto che purtroppo vera non era, mi è dispiaciuto chiuderla, ma mi piacerebbe riaprirla con una nuova protagonista.
       E' stato un corteggiamento prima lieve, poi più serrato, condotto in una maniera che mi ha molto divertito e che avrei continuato anche dopo aver compreso che non sarei approdato mai a niente, perché c'erano gioco, levità, divertissement. Ad un certo punto, tuttavia, è emerso chiaramente che a divertirmi ero rimasto solo io e che il gioco era probabilmente durato troppo a lungo, anche perché - da perfetto homo ludens quale sono - io non avevo mai inteso operare distinzioni tra finzione e realtà, anche perché di norma non distinguo tra le due.
       Avevo sperato che, nel crollo di tutto, almeno la dimensione ludica potesse essere salvata, ma non è stato così. Io avevo preso parte a un'esperienza in cui, dal mio punto di vista, gioco e realtà si fondevano alla perfezione, dando luogo ad accenti unici. Quando mi sono reso conto che non ero nel mezzo di un ambito ludico, ma al più di una presa in giro o di un gioco che aveva stancato uno dei due giocatori, ho preferito uscirne.
       Però, nei momenti migliori l'atmosfera era stata bella, due cuori avevano battuto all'unisono. Mi piacerebbe trovare una donna con cui ripetere quell'esperienza, in forme un po' più sincere. Ma non è facile, perché per un uomo non è impossibile, se ne è vocato, essere un homo ludens, mentre la donna tende ad essere più facilmente una foemina ridens e le due peculiarità - è chiaro - sono alquanto diverse e divergenti.
       Ma ci spero, continuo a sperarci, non smetto di ricercare un rapporto così peculiare, e non credo sia impossibile ritrovarlo, tra soggetti di un certo tipo, apparentemente estroversi ma in realtà fortemente introversi.
       Mi piace pensare che potrei farcela, che certe sensazioni molto belle possano ritornare ad essere vissute, con un'altra protagonista, lungo un percorso privo di barriere, di divieti e di ALT, avente la possibilità di approdare ovunque. Io sono molto, molto tenace. Non esistono molte donne adatte a tutto questo, ma perché non cercarle?
 
                                            Piero Visani

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