Mi ci è voluto tanto, troppo tempo. Ma poi ho capito tutto in una notte. Io ho bisogno di verità. Mi interessa solo la verità, la nuda verità. Tutti i giochini e le manfrine borghesi non mi interessano, non fanno per me. Mi basta poco, un po' di verità. Persone che non si prendano gioco di me.
Mi sento infinitamente meglio. Ma era da tempo che non incontravo un po' di verità.
Ora posso davvero dedicarmi ad altro. Volgere veramente la mia attenzione altrove. Sono stato preso in giro incredibilmente a lungo e neppure me ne sono accorto.
La menzogna provoca infinito dolore. La verità fa bene, anche quando è sgradevole, a condizione che non emerga dopo essere stata coperta a lungo in mezzo a veli di menzogna. Tenuto sulla corda per tanto tempo, quando sono venuto a noia, sono stato buttato rapidamente giù. Comportamento del tutto legittimo, ma forse sarebbe stato più onesto, nei miei riguardi, buttarmi giù subito. Un atteggiamento del genere, però, per un certo periodo non sarebbe stato conveniente, e anche poco utile... Dunque sono stato risparmiato, fino a che è stato possibile, probabilmente pensando che ero talmente scemo, e "cotto", che qualche ulteriore manfrina sarebbe potuta bastare. Non è bastata... E questo un po' di rabbia l'ha provocata. Non solo in me, direi...
Ho subito un bel trattamento, non c'è che dire. Tutta colpa mia, ovviamente. C'è un limite anche alla fesseria. E io sono stato il più fesso dei fessi.
Poi, in una notte di inizio giugno, ho incontrato la verità. E mi ha infine aperto gli occhi. Meglio tardi che mai.
Piero Visani
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