Ci sono soggetti che, immersi nella contemporaneità, non hanno compreso alcunché della medesima e ti tormentano con le loro menate "politicamente corrette" (e corrotte...). Ci sono personaggi del Medioevo, vissuti molti secoli fa, come Cecco Angiolieri (1257-1312 circa), che, nel corso della loro non lunghissima esperienza terrena, dimostrarono di aver capito tutto quello che c'era (e c'è) da capire.
Amante del fuoco, come lui, mi permetto di prestare un breve omaggio al buon Cecco, che magari, da "maledetto toscano" quale auspico vivamente sia stato, non avrebbe nemmeno gradito, insofferente a ogni forma di agiografia. Ma ho una sorella che è nata a Siena, come lui, e questo vuole essere - anche se lei non crederà ai suoi occhi, visto che di suo fratello dice che è "stronzo e supponente" - un piccolo omaggio anche a lei. Sai, cara Daniela, di norma mi fanno molto più "cattivo" di quanto in verità io sia. Forse è più giusto dire - come è stato detto - che sono "tagliente come una lama", ergo prudenza vorrebbe che mi si maneggiasse con cautela. Lo strano è che a volte a frasi intelligenti non fanno necessariamente seguito comportamenti altrettali...
Ma lasciamo la parola a Cecco, che è tanto simile al tuo "caro fratello":
S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i fosse 'mperator, ben lo farei;
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i fosse vita, non starei con lui;
similemente faria da mi' madre.
Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.
Piero Visani
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