sabato 1 giugno 2013

La seduzione

      Come ogni forma di offensiva - per parafrasare Carl von Clausewitz - anche la seduzione "si esaurisce progredendo". Nel senso che, anche se va avanti, le sue capacità di persuasione vanno scemando passo dopo passo, momento dopo momento. Questo perché, come appunto ogni forma di offensiva, la seduzione è una serie di comportamenti finalizzati al conseguimento di un obiettivo, per cui richiede verifiche costanti e può implicare di dover innalzare il livello di rischio.
       Seduzioni a metà non esistono, nel senso che o il sedotto è trasformato in un burattino, oppure occorre che la seduttrice gli conceda qualcosa, da poco a molto, a seconda del livelllo di concessione necessario ad eterodirigere colui che ha deciso di sedurre.
       E naturalmente il potere di seduzione cessa nel momento in cui il potenziale sedotto chiede di venire a "vedere", perché a quel punto non sono più ammessi bluff... Non a caso, l'impegno costante delle seduttrici di professione è quello di elevare il livello e al tempo stesso differire il momento in cui il malcapitato verrà a "vedere", perché quello sarà il momento della resa dei conti.
       Quel momento viene sempre, perché la seduzione, di fatto, è una "promessa differita", ma - e qui sta il punto - o la si mantiene o si perde totalmente di credibilità. La "promessa differita", infatti, può essere non mantenuta, ma a costi elevatissimi e con una completa perdita di credibilità.
       Il percorso delle seduttrici vere, dunque, è verticale, nel senso che esse alzano via via il prezzo, ma al tempo stesso devono "soddisfare" il sedotto, pena un crollo totale del giochino che hanno avviato. Quello delle seduttrici false, per contro, è orizzontale, nel senso che esse devono spostarsi di continuo, cambiare ambienti, uomini, obiettivi, poiché esse in realtà non sono altro che allumeuses, e quindi accendono fuochi, ma poi li devono lasciare ardere in solitudine, perché ovviamente non intendono mantenere alcuna promessa differita, ma semplicemente soddisfare il loro Ego.
       C'è una notevole differenza di categoria, tra le due tipologie, poiché le seconde stanno alle prime come una fotocopia all'originale. Inoltre, mentre le prime possono raggiungere risultati di vita elevatissimi, sposando uomini importanti, mettendo le mani su patrimoni, etc.; le seconde sono votate a una fuga perenne, perché la loro capacità seduttiva è puramente in potenza, non in atto. Non a caso, infatti, sono soggetti che passano da una relazione all'altra, da un ambiente all'altro, da un lavoro all'altro. In effetti, non appena si fanno conoscere, si fanno il vuoto intorno, poiché ovviamente le vittime del loro ruolo seduttivo parlano e diffondono l'allarme. Di conseguenza, non resta loro che modificare costantemente gli obiettivi, oppure cercare una soluzione di vita proponendosi come "finte mogli" per uomini gay bisognosi di una qualche forma di "copertura" sociale
       Non intendo fare moralismi, su questo tema, non è da me. Ciascuno è libero di seguire i propri progetti esistenziali e i propri percorsi di vita. Segnalo semplicemente che talvolta vengono commessi errori, anche non piccoli, come quello di pensare che il proprio potere seduttivo possa durare a tempo indeterminato, possa accecare le persone inducendole ad accettare tutto in cambio di niente, e così via.
        Tuttavia, l'errore teorico più grave che viene commesso in genere è che le seduttrici - le quali, anche quelle false, sono soggetti comunque utilitaristi - non tengono sufficientemente conto che i sedotti, anche i più stupidi, hanno talvolta una componente di idealismo e di in-utilitarismo che li induce a fare marcia indietro quando già sembrano "belli e cotti in padella". Avrebbero sicuramente qualcosa da perdere, nel fare marcia indietro, a vari livelli, ma, siccome sono in genere animati da buona fede e gusto di assoluto, si dicono che, non potendo avere tutto dalle seduttrici, tanto vale allora non avere niente. E se ne vanno, talvolta sbattendo la porta, talaltra no. Soli, ovviamente. Dunque non più male accompagnati.
        Quanto alle seduttrici false, non resta loro che ricominciare questo crying game, essendosi lasciate un "amico" in più alle loro spalle. Si comprende la loro rabbia. Non è mai bello essere scoperte con le mani nel sacco. In ogni caso, i sedotti sono soggetti molto magnanimi e, trascorsa una fase di comprensibile stizza per il raggiro subito, prendono virilmente atto del fatto che, dopo tutto, questi giochini femminili esistono da millenni, e non possono fare altro che augurare a chi li ha presi in giro le migliori fortune. Prima o poi, magari, un gonzo vero lo troveranno, specie se non lasceranno passare ancora troppo tempo. E l'augurio - sincero - è che abbiano successo.
        I sedotti, infatti, come le formiche, nel loro piccolo, si incazzano, ma poi diventano assolutamente magnanimi e lo diventano ancor più quando si rendono conto che i veri stupidi sono stati loro. Interpretare come tutto vero ciò che era tutto falso è una prerogativa dei più idioti. Ed è proprio della propria idiozia che si fatica a prendere atto. Certo, la si cela sotto l'ira a carico della seduttrice, ma è un espediente da quattro soldi. Il sedotto sa bene che l'idiota è lui, anche se ha cercato di mascherarlo sotto collere varie e accuse a raffica. Modesti espedienti che non nascondono una spiacevole realtà.
        Quando prende atto di questa fondamentale verità, tutto sfuma, si trascolora, diventa quantité négligeable. Il sedotto ha fatto i conti con se stesso, ed è pronto a guardare avanti, a rimettere tutto su un piano di realtà e di franchezza, senza rancori, perché il super-idiota è stato lui, mica lei. E la seduttrice?
                                                       Piero Visani


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