domenica 2 giugno 2013

Riprendere a volare

     Sì, finalmente posso riprendere a volare. Le fettone di prosciutto rimaste troppo a lungo sui miei begli occhi si sono di colpo diradate. Mi ha colto come un nuovo entusiasmo. Le zavorre mentali e psicologiche sono in genere le peggiori, da togliersi, ma sento che se ne sono andate.
     Ho capito che sono davvero miserabile, che faccio realmente schifo, che sono la persona più detestabile del mondo, un essere immondo. Bello come un dio, questo sì, ma immondo come una divinità perversa, perduto dietro il folle innamoramento che nutro per me medesimo. Anaffettivo, crudele, egoistico, egocentrico. La madre (il padre) di tutte le merde, in cielo, in terra e in ogni luogo.
      Ne esco formidabilmente rinfrancato: dunque faccio schifo agli umani (o a quelli che, con forte spirito di imprecisione, si autodefiniscono tali). Sono sulla strada giusta, adunque.
      Non appena smetto di uscire in edizione ridotta, per venire incontro alle loro capacità intellettuali, il buio si fa foltissimo, oltre la siepe. Ma come, il Gran Bastardo intende riprendere a navigare e a farlo per di più libero dall'odio, dalle discriminazioni, dagli scrupoli, dalle collere, dalle voglie di vendetta? Le mosche si allontanano all'orizzonte e tutto diventa simpaticamente lecito, compreso il dimenticarle.
      E' vero - lo ammetto - il blog l'ha dimostrato: ho traversato un periodo di depressione e di collera. Ma ditemi voi, ditemi voi, confessatevi: sareste lieti, contenti, soddisfatti, satolli nelle vostre ingordigie, se i vostri passi fossero stati fermati, un metro dopo l'altro, da ALT [termine bellissimo, da affezionate e direi appassionate frequentatrici di questure!] vari, da asessuismi altrettanto vari, da multiformi e "mutiformi" inibizioni, da freni di ogni genere e formato? Se vi fosse stata offerta A night at the Opera, mentre voi eravate alla ricerca di un'orgia, privata o pubblica? Se vi fosse capitato di parlare di qualche priore piemontese, mentre voi avreste voluto parlare del Demonio? Se vi fosse stata offerta la continenza, mentre voi ambivate alla più sfrenata incontinenza? Se vi fosse stato offerto di essere amici (eh, ma che è...?), mentre non vi sarebbe bastato nemmeno essere compagni di letto, ma volevate essere penetratori di anime, non di corpi? Se vi fosse toccato parlare di banalità, invece che di quelle cose un po' colte e culte che piacciono a voi?
      Ognuno, a un certo punto, deve collocarsi dove vuol stare: come tennista, mi sarebbe piaciuto giocare a Wimbledon, o a Flushing Meadows, o al Roland Garros o agli Australian Open. Faccio schifo anche a livello di club e dunque ho lasciato perdere.
       Ma non sono solo tennista io. "Sono anche molte altre cose" - per citare una frase che ricordo bene. E mi piace davvero essere un "diverso", anzi desidero proprio essere un alieno, perché amo alla follia épater les bourgeois, anche quelli grandi, specie se hanno l'animo tanto piccolo... borghese...
       Bene. Ciao a tutti. Erased? Beh, certo. E ci mancherebbe...!
       Il perbenismo, che orribile tristezza. E' così infinitamente cheap. Uso questo aggettivo, che detesto, perché almeno lo si capisce là dove è tuttora inteso come parola che "fa fine".
       Il sonno è già deplorevole in sé. Il sonno eterno lo è ancora di più. Il "sonno della ragione" è quello che amo. Quando la ragione dorme, io veglio. E mi scateno... Dentro i vostri confini non ci starò mai! E, visto che voi nei miei sacri pomerii non ci siete volute venire, buon viaggio, auguri e figli maschi!
 
                                Piero Visani

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